Corte Europea di Giustizia: licenziamento collettivo e lavoratrice in gravidanza
L’Avvocato Generale della Corte Europea di Giustizia ha espresso, in data 14 settembre 2017, le proprie conclusioni nella causa Causa C-103/16 in merito al licenziamento di una donna in stato di gravidanza, durante una procedura di licenziamento collettivo.
Corte Europea di Giustizia: giurisdizione applicabile alle controversie dei dipendenti delle compagnie aeree
La Corte Europea di Giustizia, decidendo su un ricorso di dipendenti belgi di Ryanair, ha affermato che il personale dipendente da compagnia aerea non è automaticamente sottoposto alla giurisdizione del luogo ove insiste la sede principale della compagnia, ma può rivolgersi al giudice del Paese in cui viene svolta la maggior parte dell’attività.
Corte Europea di Giustizia: il licenziamento del lavoratore intermittente venticinquenne non è discriminatorio
La Corte Europea di Giustizia, con la sentenza del 19 luglio 2017 (causa C-143/2016) ha affermato la legittimità dell’azienda di procedere al licenziamento di un lavoratore, assunto con il contratto intermittente, al raggiungimento dei 25 anni di età.
Corte Europea di Giustizia: assegni familiari ai lavoratori stranieri
La Corte Europea di Giustizia, con la sentenza del 21 giugno 2017, ha affermato che, sulla base del principio di parità di trattamento sancito dalla Direttiva 2011/98, gli assegni familiari vanno riconosciuti ai cittadini extra comunitari titolari di un permesso unico di soggiorno di durata superiore a sei mesi.
Corte Europea di Giustizia: appalti e possesso del DURC
Con sentenza (causa C 199/2015) del 10 novembre 2016, la Corte Europea di Giustizia ha affermato che è compatibile con la normativa comunitaria (art. 45 della direttiva 2004/18/CE) la norma che esclude dalla gara (ma anche dalla successiva aggiudicazione) l’impresa che risulta in possesso del DURC al momento dell’aggiudicazione ma non al momento della presentazione dell’offerta.
Corte Europea di Giustizia: limiti al contratto a termine nella P.A.
La Corte Europea di Giustizia con sentenza del 14 settembre 2016 (causa C-16/15), esaminando la normativa spagnola, ha riconosciuto la illegittimità, rispetto alla Direttiva Comunitaria, di quelle norme che non limitano il numero e la durata complessiva dei contratti a tempo determinato.
Corte Europea di Giustizia: lavoratrice licenziata per discriminazione
La Corte Europea di Giustizia ha affermato che il danno subito da una lavoratrice licenziata per discriminazione sessuale va risarcito in maniera integrale, nel senso che lo stesso non deve essere soltanto riparatorio di un danno subito.
Corte Europea di Giustizia: lavoratori itineranti e orario di lavoro durante gli spostamenti
La Corte Europea di Giustizia ha affermato che il tempo che “lavoratori itineranti” impiegano per spostarsi dal loro domicilio al primo cliente indicato dal loro datore di lavoro e dall’ultimo cliente indicato dal loro datore di lavoro al loro domicilio.
Corte Europea di Giustizia: retribuzione dei lavoratori distaccati da Paese estero
La Corte Europea di Giustizia ha affermato che i lavoratori di aziende straniere di uno Stato membro dell’Unione che operano in regime di distacco internazionale debbono ricevere un trattamento non inferiore a quello previsto nel Paese ove si opera.
Corte Europea di Giustizia: scuola – illegittima la reiterazione dei contratti a termine oltre i 36 mesi
La Corte Europea di Giustizia ha dichiarato contraria al diritto dell’Unione la normativa italiana sui contratti a tempo determinato nella parte in cui prevede la reiterazione, da parte della PA, dei contratti a termine oltre i 36 mesi.
Corte Europea di Giustizia: (ri)trasformazione da part-time a tempo pieno legittima anche senza la volontà del lavoratore
La Corte Europea di Giustizia ha dichiarato legittimo l’articolo 16 del Collegato Lavor) nella parte in cui prevede la possibilità per le PA di trasformare unilateralmente il rapporto di lavoro da part-time a tempo pieno.
CGIL: presentata denuncia alla Commissione europea contro il Jobs Act (Legge 78/2014)
La Cgil Nazionale ha presentato una denuncia alla Commissione europea contro la Riforma del lavoro varata del Governo perché in contrasto con la prevalente disciplina europea sul lavoro.
Corte Europea di Giustizia: appalti pubblici ed esclusione per mancanza del Durc
La Corte Europea di Giustizia, ha ritenuto che, in materia di appalti pubblici, sia legittima la previsione contenuta nella normativa italiana dell’esclusione dalla procedura di aggiudicazione della gara, dell’impresa non in regola con il pagamento dei contributi previdenziali.
Corte Europea di Giustizia: marittimi a tempo determinato – soglia limite
La Corte Europea di Giustizia ha precisato che la fissazione della durata massima di un anno per i contratti dei marittimi a tempo determinato stipulati in successione, nonché la sanzione della conversione a tempo indeterminato in caso di abusi prevista dalla normativa italiana, è conforme al diritto dell’Unione.
Corte Europea di Giustizia: periodo di maternità e status di “lavoratrice”
La Corte Europea di Giustizia ha affermato che può conservare lo status di «lavoratrice» la donna che smette di lavorare a causa della gravidanza e del successivo periodo post parto.
Corte Europea di Giustizia: Ferie non godute da pagare anche se il lavoratore è deceduto
La Corte Europea di Giustizia afferma che la morte del lavoratore non estingue il suo diritto alla retribuzione delle ferie non effettuate.
Corte di Giustizia Europea: C-458/12 – cessione di ramo d’azienda
Con la sentenza del 6 marzo 2014 – C-458/12 – la Corte Europea di Giustizia ha affrontato il tema della conformità alla Direttiva comunitaria della disposizione, contenuta nell’art. 2112 c.c., della cessione di ramo d’azienda inteso come funzionalmente autonomo di un’attività economica organizzata, identificata come tale dal cedente e dal cessionario al momento del suo trasferimento. La questione era stata proposta del...
Corte di Giustizia Europea: C-595/12 – assenza per congedo parentale ed esclusione dai corsi di formazione
La Corte di Giustizia Europea, con sentenza C-595/12 pubblicata il 6 marzo 2014, ha stabilito che un trattamento meno favorevole riservato ad una donna per ragioni collegate alla gravidanza o al congedo per maternità costituisce una discriminazione basata sul sesso. In particolare, una lavoratrice in congedo obbligatorio di maternità non può essere esclusa da un corso di formazione proprio a causa della fruizione del congedo...
Corte di Giustizia Europea: C-588/12 – congedo parentale e part-time – indennità piena in caso di licenziamento illegittimo
La Corte di Giustizia Europea, con sentenza C-588/12 pubblicata il 27 febbraio 2014, ha stabilito che che il risarcimento per illegittimità del licenziamento è sempre dovuto per intero anche nel caso in cui il lavoratore percepisca una retribuzione inferiore perché occupato con un orario ridotto in forza di un congedo parentale. La Corte di Giustizia ha, infatti, precisato che il diritto del lavoratore di ottenere una indennità...
Corte di Giustizia Europea: legittima la mobilità per i dirigenti
La Corte di Giustizia Europea, con sentenza C- 596/2012 pubblicata il 13 febbraio 2014, ha dichiarato l’illegittimità della normativa italiana sui licenziamenti collettivi (legge 223/1991), nella parte in cui esclude dalla procedura la categoria dei dirigenti. L’esclusione, secondo la Corte di Giustizia, non trova fondamento e giustificazione nella disciplina comunitaria, con la conseguenza che anche i dirigenti devono...
Corte di Giustizia Europea: compatibilità norme comunitarie sull’indennità risarcitoria per i TD
La Corte di Giustizia Europea, con sentenza C- 361/2012, ha pronunciato, dietro richiesta del Tribunale di Napoli, un interessante principio relativo alla indennità di natura risarcitoria in presenza di una conversione di un contratto a termine ingiustamente risoltosi. L’art. 32 della legge n. 183/2010 riconosce una indennità compresa tra 2,5 e 12 mensilità della retribuzione globale di fatto: secondo il giudice remittente tale...
Corte Europea di Giustizia: regole diverse per il contratto a termine e per quello di somministrazione
La Corte Europea di Giustizia, con sentenza dell’11 aprile 2013 – C/290/2012, ha affermato che il contratto di lavoro a tempo determinato e quello di somministrazione sono regolamentati da disposizioni diverse, sicché non è possibile applicare al secondo i principi fissati dalla Direttiva CE n. 70/1999, con particolare riferimento alla disciplina delle proroghe. La Corte, è intervenuta su richiesta del Tribunale di Napoli, precisando...
Corte Europea di Giustizia: contratti a termine e sua ricorrenza
Con sentenza n. C-586/10 del 26 gennaio 2012, la Corte Europea di Giustizia ha affermato la legittimità dell’utilizzo di contratti di lavoro a tempo determinato per esigenze sostitutive anche se risultano ricorrenti o addirittura permanenti. In pratica, la Corte ritiene di non doversi automaticamente procedere alla trasformazione del contratto da tempo determinato a tempo indeterminato soltanto con la periodicità...