Min. lavoro: interpello 17/2009 – Lavoro accessorio nel settore editoriale

La Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, con interpello n. 17 del 5 marzo 2009, ha risposto ad un quesito della Federazione Italiana Editori Giornali, in merito alla possibilità di utilizzare il lavoro accessorio, disciplinato dagli artt. 70 e ss. del D.Lgs. n. 276/2003, per “la consegna porta a porta” e la “vendita ambulante di stampa quotidiana e periodica”. Più in particolare l’istante chiede se, ferme restando le caratteristiche di occasionalità della prestazione lavorativa, nella tipologia contrattuale in
questione possano rientrare le seguenti categorie di lavoratori:
1) distributori ambulanti di stampa quotidiana e periodica, anche gratuita (c.d. free press);
2) dimostratori/promotori ambulanti, anche presso rivendite o spazi commerciali in genere, di prodotti o iniziative editoriali collegate a stampa quotidiana o periodica;
3) distributori ambulanti di volantini pubblicitari o fogli informativi relativi a prodotti o iniziative editoriali collegate alla stampa quotidiana o periodica.

La risposta in sintesi:

“…. È alla luce di questa considerazione che dunque vanno interpretate le norme che disciplinano l’istituto, agevolando per quanto possibile la sua applicazione nell’ambito delle fattispecie individuate dal Legislatore.

Ne consegue che tutte le ipotesi evidenziate da codesta Federazione possano farsi ben rientrare nella più generica indicazione del Legislatore circa la “consegna” e la “vendita” di stampa quotidiana e periodica, giacché l’art. 70 lett. h) del D.Lgs. n. 276/2003 ha inteso ricomprendere tutte
quelle attività in qualche modo legate sia alla distribuzione – anche in modo gratuito, evidentemente – sia alla vendita dei giornali, ivi comprese quelle attività di carattere promozionale quali la distribuzione di volantini pubblicitari o fogli informativi relativi a prodotti o iniziative editoriali collegate alla stampa quotidiana o periodica.
Da ultimo, per quanto concerne la disciplina operativa del lavoro accessorio, anche in tali casi si rinvia ai chiarimenti forniti da ultimo dall’INPS con circ. n. 104/2008.”.

La Redazione

Autore: La Redazione

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