Min. lavoro: interpello 38/2011 – Lavoro intermittente per operatori socio sanitari

La Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con interpello n. 38 del 21 settembre 2011, ha risposto ad un quesito del Consiglio Nazione dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, in merito alla corretta interpretazione delle disposizioni di cui gli artt. 33 e ss. del D.Lgs. n. 276/2003, recanti la disciplina del lavoro intermittente. In particolare, l’istante chiede se sia possibile far ricorso a tale tipologia contrattuale per impiegare operatori socio sanitari nell’ambito di un contratto d’appalto stipulato tra il datore di lavoro/appaltatore e strutture o aziende ospedaliere, in virtù del quale i lavoratori in questione sono destinati a svolgere la prestazione presso le strutture ospedaliere stesse.

 La risposta in sintesi:

“…Alla luce delle osservazioni sopra svolte, in risposta al quesito avanzato, si ritiene possibile utilizzare la tipologia contrattuale del lavoro intermittente con riferimento ad operatori socio sanitari impiegati presso strutture o aziende ospedaliere in esecuzione di un appalto di servizi. Ciò in quanto, ferma restando la necessaria sussistenza nel caso concreto dei requisiti di liceità dell’appalto, l’elemento rilevante ai fini dell’individuazione delle ipotesi oggettive contemplate al n. 13 del R.D., non è propriamente la qualificazione del datore di lavoro quanto piuttosto l’espletamento della prestazione all’interno delle strutture sanitarie espressamente indicate.”.

 

La Redazione

Autore: La Redazione

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