Cassazione: collaborazione con ex dipendente in pensione
Con sentenza n. 4346 del 4 marzo 2015, la Corte di Cassazione ha affermato che rapporti di collaborazione effettuati con ex dipendenti, ora titolari di pensione, devono essere ricondotti nell’ambito di rapporti di lavoro subordinato quand’anche l’attività lavorativa sia solo quella di affiancare altri lavoratori neoassunti con funzioni di addestramento e formazione.
I giudici della Suprema Corte hanno evidenziato che rapporti di lavoro, attivati formalmente con la tipologia di collaborazione (co.co.co.), qualora vengano svolte sostanzialmente le medesime attività che avevano caratterizzato il precedente rapporto di lavoro subordinato, cui si aggiungeva marginalmente la specifica di addestramento e formazione nei confronti dei lavoratori più giovani, non siano da considerare rapporti parasubordinati, ma dipendenti. La Corte ha ribadito, al fine di verificare la reale tipologia di lavoro svolta, quali sono, al di la del potere di direzione e controllo datoriale, gli elementi distintivi della subordinazione: la continuità temporale delle prestazioni, il rispetto di un orario predeterminato, la corresponsione di una retribuzione fissa e prestabilita, l’assenza di rischio in capo al lavoratore e il coordinamento dell’attività lavorativa con l’assetto organizzativo datoriale.