Articolo: I contratti delle organizzazioni comparativamente più rappresentative

articolo di approfondimento di Eufranio Massi per Generazione Vincente

 

Generazione Vincente

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“Con la sentenza n. 51 del 26 marzo 2015, la Corte Costituzionale è intervenuta su un problema che, da un punto di vista operativo, aveva creato alcune criticità nei rapporti tra il Ministero del Lavoro ed alcune associazioni di categoria: mi riferisco all’art. 7, comma 4, del D.L. n. 248/2007, convertito, con modificazioni, nella legge n. 31/2008, il quale stabilisce che “fino alla completa attuazione della normativa in materia di socio lavoratore di società cooperative, in presenza di una pluralità di contratti collettivi della medesima categoria, le società cooperative che svolgono attività ricomprese nell’ambito di applicazione di quei contratti di categoria, applicano ai propri soci lavoratori, ai sensi dell’art. 3, comma 1, della legge n. 142/2001, i trattamenti economici complessivi non inferiori a quelli dettati dai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale nella categoria”.

La doglianza sollevata dal Tribunale di Lucca riguardava una presunta violazione dell’art. 39 della Costituzione in quanto nell’imporre al giudice di applicare al socio lavoratore di una società cooperativa un trattamento retributivo non inferiore a quello previsto dai contratti collettivi di settore stipulati dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative, pur in presenza di una pluralità di fonti collettive, in assenza di una previa valutazione ex art. 36 della Costituzione, del contratto collettivo applicato dalla società cooperativa, vi sarebbe stata una indebita estensione dell’efficacia erga omnes dei contratti collettivi stipulati da alcune associazioni sindacali.

La questione, sotto l’aspetto prettamente operativo, ha interessato gli organi di vigilanza del Ministero del Lavoro e la stessa Amministrazione centrale, più volte censurati da datori di lavoro e associazioni che, nel settore, hanno fatto riferimento al contratto UNCI – Confsal, piuttosto che a quello sottoscritto da AGCI, Confcooperative, Legacoop – CGIL, CISL e UIL….continua la lettura


 

 

Eufranio Massi

Autore: Eufranio Massi

esperto in Diritto del Lavoro - relatore a corsi di formazione in materia di lavoro

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